LA COLPA DI ESSERE NATI

di Marta Ottolenghi Minerbi
DEVANZIS Editrice, Treviso 2012

Volume in brossura illustrata di cm. 22 x 14, 367 pagine. Costo € 18,00
ISBN ISBN 978-88-95735-07-8

LA COLPA DI ESSERE NATI (Milano,1954) titolo divenuto il simbolo della Shoah italiana, è un romanzo autobiografico in cui l'autrice narra della sua fuga dalla normalità, vissuta in una esistenza serena e impreziosita dalla sua pienamente coinvolgente professione di insegnante. Sarà un esodo dove imperverseranno terrore ed angoscia, ma che Marta Ottolenghi Minerbi saprà raccontare con grande senso di umanità, cercando di illuminare soprattutto le figure dei giusti che l'aiuteranno a occultarsi, più che le tragiche maschere degli aguzzini alla sua caccia. La protagonista, inizialmente fuggiasca in un'accogliente Venezia, riuscirà, attraversando tutto il nord Italia tra mille peripezie e colpi fortuna, a raggiungere un paesino sui monti che fanno cerchia al lago Maggiore dove, riunitasi ad alcuni famigliari, avrà la gioia di rivedere la luce al di là della fine del terribile conflitto mondiale

L'incisivo accavallarsi delle sue ansie e delle paure, nel continuo riaffacciarsi delle emozioni che scaturiranno da sporadici incontri e poi via via da sempre più vaghe e sintetiche informazioni sull'amato compagno della sua vita, riusciranno a coinvolgere il lettore, che comprenderà e si farà partecipe degli stenti e delle peripezie che una donna semplice e gentile dovrà patire per non essere travolta dai tragici eventi susseguenti all'emissione delle Leggi razziali fasciste. Il volume porta una presentazione di Sergio Minerbi, scrittore e diplomatico, che è stato ambasciatore di Israele presso la Comunità europea.

 


L'autore:
Marta Minerbi Ottolenghi

Marta Ottolenghi Minerbi (Quarto di Genova, 1895 – Torino, 1974) è stata un'insegnante elementare e scrittrice, di origini ebraiche. Nel 1928 sposa Alessandro Ottolenghi con il quale si trasferisce a Treviso, città dove riceve, a partire dal 1936, l’incarico di direttrice didattica nella vicina Mogliano Veneto. In seguito alle Leggi Razziali del ’38, entrambi sono costretti a lasciare il lavoro, la casa e la città, mendicando un rifugio, spesso sotto falso nome. Se inizialmente per lei l'ospitalità trovata in Venezia sembra sufficientemente sicura, il precipitare degli eventi la costringe a fuggire attraverso tutto il nord Italia e, mentre il marito è arrestato a Roncade per essere poi tradotto ad Auschwitz, Marta riesce con grande fortuna a trovare protezione in una piccola località nei pressi del lago Maggiore, dove si ricongiunge alla madre. Alla fine della guerra Marta torna sola a Treviso, dove riprende il lavoro usuale, pur nell'angoscia della perdita della persona amata. L'afflizione la spinge a elaborare una personale propensione alla letteratura che la porta a scrivere numerosi romanzi e racconti. Oltre ai due romanzi oggi ripubblicati La colpa di essere nati (1954) e Non è giorno ancora (1956), buona parte dell'impegno letterario di Marta Ottolenghi Minerbi è dedicata alla letteratura per l'infanzia, in particolare con La scimmietta Topsy (1954), tradotto in svariate lingue, e O partigiano portami via (1965), nel quale spiega ai bambini e agli adolescenti la guerra e la Resistenza.

 

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