TE VOJO TANTO BEN, TREVISO MIA
poesie in dialetto 1922-1975

di Oddo Celotti (a cura di Sara Visentin e Claudia Furlan)
DEVANZIS Editrice, Treviso 2010

Volume in brossura di cm. 22 x 14; 126 pagine, 1 tavola in b/n. in antiporta. Costo € 13
ISBN 978-88-95735-04-7

Un fortunoso colpo d'ala della sorte ha permesso il ritrovamento, in una collezione privata, di un notevole corpus di poesie in dialetto e lingua, opera di un autore dotato di una particolare e sottile ironia tutta trevigiana: Oddo Celotti. Ciò ha prermesso di stimolare una ricerca filologica che, affidata alla classificazione e allo studio delle curatrici Claudia Furlan e Sara Visentin, ha portato ad una riscoperta di un autore (e della sua opera) che potranno finalmente divenire patrimonio culturale della città di Treviso.

La raccolta si compone di un'ottantina di poesie composte quasi esclusivamente in dialetto trevigiano, precedute da un saggio critico che analizza i vari aspetti del giocoso approccio poetico dell'autore (Un poeta sui tetti) e da una biografia di Oddo Celotti . Il volume è suddiviso in sei parti che ben esprimono le diverse tipologie dei suoi interessi poetici: Poesie su Treviso (Te vogio tanto ben, Treviso mia...), Poesie sui gatti (El gato dal coverto el ghe pissa a tutti quanti...), Poesie d'amore (Cussì saria l'amor, l'eterna piaga...), Poesie licenziose (L'argomento che fabbrica figlioli...), Poesie autobiografiche (Terra da bocai...), ed infine Poesie di critica sociale e politica (Mi go sti tali nel pertugio tondo...) In fine, un glossario dei vocaboli dialettali utilizzati analizzerà i principali termini appartenenti ad un vernacolo ormai arcaico che, nello sviluppo della nostra contemporaneità, sono destinati purtroppo ad una sicura scomparsa dalla vulgata corrente. Il presente volume è un sentito omaggio alla vena poetica ispirata di Oddo Celotti, un autore trevigiano del Novecento assolutamente da riscoprire.

 


L'autore:
Oddo Celotti

Oddo Celotti (Treviso 1895-1975), nato da vecchia famiglia trevigiana, uomo colto e raffinato, dotato di una particolare e sottile ironia tutta trevigiana, fu una personalità molto coinvolta negli interessi culturali della città tra gli anni '20 e '70 del Novecento, partecipando come attore attivo dell'Associazione per il Patrimonio Artistico Trevigiano e dell'Istituto Storico per il Risorgimento. Fu inoltre valido collaboratore con il quotidiano Il Gazzettino e con il periodico satirico il Cagnan, attraverso numerosi scritti e poesie che, in ogni caso, non lo ammantarono di una fama duratura tanto che, dopo la sua morte, il suo nome venne in breve dimenticato, almeno fino alla pubblicazione di questa raccolta di sue poesie.

Le curatrici:
Claudia Furlan - Insegnante, è laureata in Conservazione dei Beni Culturali, sta ottenendo una seconda laurea in Scienze della Formazione primaria.
Sara Visentin - laureata in Servizio Sociale, si occupa di Formazione presso un Ente regionale.
Per entrambe, studiose di letteratura italiana del Novecento, questo è il primo impegno editoriale.

 

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