In 8o, pagg. 20, brossura illustrata da bella linoleumgrafia a colori. Opuscolo di estrema rarita' del partigiano e politico Milovan Djilas (di origini montenegrine, 1911-1995), stampato alla macchia in condizioni estreme di pericolo e difficolta', quando ancora la Slovenia era occupata dai nazisti tedeschi. Edito in 3 versioni diverse, una in italiano e due in sloveno (dal titolo: "Pri Rde i Armadi", ognuna con leggerissime differenze tipografiche), anche se il saggio era stato precedentemente stampato in serbo-croato con il titolo "Sa Crvenom Armijom". Si tratta di una tra le primissime opere dell'intellettuale Milovan Djilas, controversa figura che ebbe un importante ruolo sia nella resistenza al nazismo e al fascismo, sia come braccio destro di Josip Broz Tito anche nella formazione del primo governo comunista jugoslavo, che nella voce della dissidenza di ambito socialista-democratica. Probabilmente scritto dopo il marzo del 1944, epoca della prima visita di Djilas a Mosca, il pamphlet aveva lo scopo di celebrare l'offensiva sovietica (che portò a liberare Belgrado il 20 ottobre del 1944) e di preparare la strada all'accettazione di uno stato comunista di stile sovietico. Piccolo sbaffo di biro in copertina, ma eccellente conservazione (35202/SECONDA GUERRA MONDIALE - RESISTENZA - PARTIGIANI - SLOVENIA - MILOVAN DJILAS - GILAS - DILAS)